martedì 30 dicembre 2014

Pensieri seriali 2014


Dopo il post sulle migliori nuove serie del 2014, arriva il post di cui si poteva fare a meno: quello sui pensieri random sull'anno che sta per terminare, senza uno schema preciso, giusto perché fa freddo e mi annoio. 


1. Partiamo proprio dal freddo perché qui in Terronia, miracolo dei miracoli, scende qualche fiocco di neve ed è subito Jane The Virgin ed il suo romanticismo da telenovela. 

Nominata per ben due premi ai Golden Globes - e alla CW sono sicura stiano ancora festeggiando fortissimo - la serie merita. 
Ebbene sì, merita. La parodia delle telenovelas sudamericane è riuscitissima, la storia non si prende mai sul serio e la narrazione è particolare ed accattivante. Recuperata in pochi giorni - potrei anche essermi intrippata un po' troppo - ha quel tocco di solecuoreamore che a noi donzelle piace tanto (in quantità moderata). 


2. Dopo le cose un po' stupidelle passiamo ai traumi. 
Col 2014 abbiamo salutato Will Gardner. Fulmine a ciel sereno, botta come mai prima d'ora, pianti a dirotto. Ma The Good Wife è LA serie, la migliore in circolazione, e lo ha dimostrato ancora una volta in quest'occasione. Senza uno dei suoi pilastri continua spedita e alza sempre l'asticella. Se poi volessero farmi ritornare anche il Giudice Abernathy ne sarei molto grata. 


3. #DilloconAlicia 

Il 2014 è stato l'anno in cui ho realizzato che desidero fortissimamente una serie con protagoniste le 3 avvinazzate delle serie tv: Alicia Florrick, Cersei Lannister e Jules Cobb di Cougar Town, tutte e 3 coi bicchieroni giganti. 

4. Doctor Who e Sherlock ovvero quando mi son resa conto che Moffat lo amo. 
Ho amato sopra ogni cosa l'ottava stagione di Doctor Who. Ho amato sin dai primi minuti il Dottore di Capaldi, diventato già alla seconda puntata il MIO Dottore; ho amato Clara, la companion più imperfetta che ci potesse essere, ma la più umana di tutte. L'unica che ha stabilito col Dottore un rapporto paritario e non di sudditanza o adorazione, l'unica che non scappa da una vita che odia e non in cerca di un'ancora di salvezza; l'unica ad avere reazioni forti nei confronti di Twelve dettate dal dolore e dalla disperazione, reazioni normali ed umane. 
La terza stagione di Sherlock ha l'episodio che ho visto più di tutti, The Sign of Three, un gioiello. 


5. Dopo tanti anni in cui gli opening, chiamiamole in italiano, le sigle erano scomparse, ora è difficile scegliere quale sia la più bella. Menzione d'onore sempre e comunque a quella di The Americans che con la sua seconda stagione ha diviso gli spettatori ed io mi ritrovo inesorabilmente tra quelli che l'hanno amata. 

6. Il 2014 è l'anno in cui si è sfiorata la catastrofe. 
La quinta stagione di Community, lo dico senza pietà, ha fatto schifo. Andrò controcorrente, ma la quarta stagione, quella della fuga di gas come la chiama Harmon, è stata sì diversa, ma almeno aveva senso. Di questa 5 stagione si salvano giusto i primi 5 episodi, poi lo scatafascio totale, trama nonsense, storie trite e ritrite, coppie obbrobriose. Poteva finire così. Yahoo ci ha fatto la grazia ed avremo la sesta stagione. 

7. Sette come le stagioni di Mad Men. E siamo sicuri che non sia il 7 il numero perfetto? 
Non ho gradito la divisione dell'ultima stagione. Vero che l'addio è stato posticipato, ma avrei preferito vedere i 14 episodi tutti insieme. Il prossimo anno sarà duro; dire addio ad una delle mie serie preferite, a Don, Joan e la mia adorata Betty, lacrime saranno versate. 

E visto che di Mad Men si parla, io ci infilo le mie meglio vestite di questo 2014, dato che sul gradino più basso del podio c'è Teyonah Paris, Dawn la segretaria. 


1. Cate Blanchett in Armani Privé - Chopard Party
2. Lupita Nyong'o in Gucci - SAG Awards
3. Teyonah Parys in Christian Siriano - Emmy Awards

sabato 20 dicembre 2014

Le migliori nuove serie del 2014

Avrei dovuto riprendere in mano il blog qualche mese fa, così come avevo programmato, e mi sento anche in colpa ad averlo abbandonato per tanto tempo. Sarà che ormai è passato il periodo in cui ero composta al 99% d'ansia (ma quei tempi ritorneranno, AAAHH se ritorneranno) e non ho più avuto il bisogno di sfogarmi qui (Fiammiferaia, sappi che io non ti ho dimenticata e spero sempre di ritrovarti su qualche social, d'altronde le giurispiangenti non si dimenticano mai facilmente!).

Fare classifiche mi piace sempre un casino e mi son detta: perché non ritornare con la lista dei 10 nuovi telefilm del 2014 che mi sono piaciuti di più e ritengo più meritevoli? E quindi vi beccate l'ennesima classifica che comunque mai potrà superare quella Austeniana sempre in costante aggiornamento.
Di sicuro non troverete Fargo (abbandonato alla quinta puntata per la noia suprema), How to get away with murder (vaccata, #Shondacambialavoro) e Outlander (Harmony).

Iniziamo con quella che non ce l'ha fatta per un pelo ad entrare nelle 10. 

The Missing, coproduzione BBC e Starz, ambientata tra Londra e la Francia - da cui deriva una massiccia presenza del francese - narra la storia di un bimbo scomparso e di un padre che, non riuscendo ad accettare la perdita del figlio, dopo anni decide di indagare. La serie da 8 puntate, rinnovata per una seconda stagione, merita ma non eccelle. Quest'anno gli inglesi sono stati abbastanza fiacchi e hanno prodotto veramente pochissimo degno di nota. Dovevano scontare per un 2013 col botto. 

10. MANHATTAN

L'avremo vista in quattro gatti ma, per argomento, è stata sicuramente una delle più interessanti. Raccontare la nascita della bomba atomica è non solo una scelta intelligente ma in più ha un'alta portata emotiva, perché, attraverso gli occhi degli scienziati e delle loro famiglie confinate in un paese nel New Mexico nato dal nulla e di cui nessuno sa niente, si ha la possibilità di assistere ad uno spaccato di vita intenso e che fa riflettere tanto. 
E poi c'è Olivia Williams, colei che mi ha fatto piangere tutta l'ultima mezz'ora di Miss Austen regrets. 

9. PENNY DREADFUL 

Solo un nome: EVA GREEN. 
Già grida vendetta per la mancata nomination ai SAG e ai Golden Globe, ingiustamente snobbata quando invece il suo lavoro nella serie è stato magnifico! 
Penny Dreadful ha sicuramente dei difetti (ciao Billie Piper, te e la tua storia siete uno di questi) ma le interpretazioni di Eva Green e di Rory Kinnear valgono la visione. Sta di fatto che io mi aspettavo una trashata a tutti gli effetti ed invece è venuta fuori una serie tra le migliori di questo anno. 


8. YOU'RE THE WORST

L'unica comedy in classifica, l'unica che mi abbia convinto dall'inizio alla fine e che ci ha regalato il miglior personaggio di questo 2014, Lindsay! Sì, perché i due protagonisti saranno anche due personaggioni divertenti, atipici e mai da diabete, ma lei, la fantasmagorica Lindsay, è assolutamente imbattibile e in grado di far ribaltare dalle risate!
Se avete qualche oretta libera, per farsi due risate è indicatissimo.
Ad onor di cronaca l'unica altra comedy che mi ha colpito in questo 2014 è Scrotal Recall, serie british che ha i suoi pregi e non risulta mai banale. 



7. THE HONOURABLE WOMAN 

La lotta per queste posizioni centrali, fino alla quarta, è stata sofferta. Ho provato tutte le combinazioni e sono arrivata a questa conclusione. Però le 4 che seguono sono tutte vicinissime tra loro.

The Honourable Woman è l'unica serie british che quest'anno ha fatto la differenza. Una storia attuale ed un tema scottante - il rapporto tra Israele e Palestina - trattati in maniera magistrale, con cast di altissimo livello e fotografia superba. Conquista sin dai primi minuti e non delude nel finale.
Maggye Gyllenhaal è impressionante nel ruolo, ma Andrew Buchan che interpreta il fratello è, se possibile, anche più bravo.



6. THE AFFAIR

Ho gioito quando hanno ordinato la serie e l'ho aspettato per oltre un anno. Quei 4 nomi del cast - Ruth Wilson, Dominic West, Maura Tierney e Joshua Jackson - mi avevano conquistato subito.

Non sono stata delusa ed anzi, sono rimasta estasiata dalla tipologia di narrazione. Raccontare la storia dal punto di vista di due diversi personaggi e non far coincidere per nulla le loro storie è tremendamente intrigante. Ruth Wilson è fantastica (Golden Globe NOW per lei, soprattutto dopo la 1x09) e la sigla è tanto bella quanto inquietante.

5. TRANSPARENT

E' difficile descrivere Transparent senza scadere nelle banalità, ma è riuscito a trattare un tema come il cambio sesso (tra l'altro di un ultra sessantenne) in modo molto delicato senza che la serie sia buonista o stucchevole. Anzi.
I protagonisti sono incasinati, sessualmente confusi e molto disadattati. Hanno così tanti dubbi e problemi che non li si può non amare. Il pilot non mi aveva convinto al 100%, ma già alla seconda puntata ero rapita dalla famiglia Pfefferman. E la sigla, oohh la bellezza della sigla!


4. THE LEFTOVERS

La serie più controversa del 2014 e sul quale ci si può solo schierare dalla parte dell'amore o dell'odio. Le vie di mezzo non sono contemplate. 
Ed è anche il motivo che mi ha portato a recuperarla (con qualche aiutino da parte di chi la serie l'ha amata); più leggevo opinioni contrastanti e più la curiosità cresceva. 

Una serie stupenda con una caratterizzazione dei personaggi come poche se ne trovano. Il mistero della scomparsa del 2% della popolazione è solo il pretesto per raccontare come l'uomo affronta la perdita. E ci riesce benissimo. 
Episodi finali che sono tra i miei preferiti dell'anno. Adolescenti che sorprendentemente se la cavano alla grande senza stare sulle balle. 


3. HALT AND CATCH FIRE 



Con Halt and catch fire è stato amore a prima vista, l'ho adorato sin dal pilot che ho trovato PERFETTO. La AMC ha capito che doveva trovarmi un sostituto a Mad Men per rendermi l'addio meno traumatico. Gli ascolti sono andati malissimo ma abbiamo avuto la botta di culo: rinnovato per la seconda stagione. 

E dire che nemmeno pensavo, leggendo la trama, che avrebbe mai potuto interessarmi. Sai che mi frega dell'avvento dei computer nei primi anni 80. Accade quello che mai avrei pensato, grazie ad una storia ben costruita, personaggi tormentati e visionari, un ritmo sempre incalzante. Poco conosciuto ma da recuperare! 
Questo è stato l'anno delle opening fantastiche. 




2. TRUE DETECTIVE


Non spendo troppe parole su True Detective perché l'immensa qualità è palese, McCoso merita tutti i premi del mondo e difficilmente la seconda stagione riuscirà ad eguagliare la prima (soprattutto con quel cast che hanno messo su, ma mai dire mai). 
Però non è al primo posto come ci si aspetterebbe, questo perché....






1. OLIVE KITTERIDGE 



Miniserie in 4 puntate HBO, tratto dal romanzo di Elizabeth Strout, è la rivelazione di questo 2014. 
Una storia dolorosa che nasconde un finale meraviglioso. Frances McDormand è perfetta nel ruolo, fredda e distaccata ma capace di far sentire la propria sofferenza. Richard Jenkins è stato nominato ai SAG awards e DEVE vincere, il minimo che si può pretendere dopo un'interpretazione così commovente. Bill Murray riesce a farsi notare e ricordare nonostante il suo sia un ruolo ridotto. 

Olive Kitteridge è una serie che carica di ansia, è cupa e intensa, ma la sia ama subito.