domenica 26 maggio 2013

Fenomenologia delle twitstar

Quando si è sull'internèt da tanti anni, alcune dinamiche le hai studiate, capite e metabolizzate, tanto da riuscire a prevederle.

E quindi ci sono queste twitstar, di qualsiasi tipo, uomini e donne, blogger o semplicemente twitteri che seguono una schema ben preciso:

1) Inizi a seguirli, hanno ancora un numero di follower inferiore a 1000.
Alcune volte sono un po' acidi, ma chi non lo è? Tendenzialmente ti stanno simpatici.

2) Il numero di followers cresce e cresce anche il numero di tweet. A volte ti fanno ridere tantissimo.

3) Si arriva al fatidico 3000. Inizia il cambiamento.
Se prima erano sempre carini e, nel caso di critiche ammettevano di aver sbagliato, ora iniziano a tirarsela parecchio.

4) Più passa il tempo più scadono nella mera autocelebrazione.

5) Iniziano a pubblicare foto dove dichiarano di essere cessi ma sono foto che gridano "sono figo/a ma guardate quanto sono figo/a e magro/a". No, ma non sono fighi.

6) Iniziano a starti pesantemente sulle scatole. Ti invadono la timeline e ti fanno passare in secondo piano le twittere che pubblicano le foto di Tom Hiddleston. Capite che ci si spazientisce.

7) All'annuncio della prima "collaborazione" defollowi e chi s'è visto s'è visto.

8) Saltuariamente vieni a conoscenza di catfight tra twittere. E capisci di quanto hai fatto bene a defollowarle.
Non hanno più followers ma lecchini e sono gli unici con cui interagiscono.

9) Nella maggioranza dei casi (così come è avvenuto in passato con le blogger) fanno qualche apparizione in televisione. Fra un paio d'anni diremo "Oh, ma che  fine ha fatto il tal dei tali?"  "CHI?"

2 commenti:

  1. Il fatto che non legga sempre twitter mi fa perdere le catfight! Ce n'è giusto una che non so perche sia nata e cosa riguarda...

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    1. Anche io ne so una di cui non riesco a capire il perché.
      Ma tanto la maggior parte nasce dal "sei soloinvidiosa".

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