mercoledì 19 dicembre 2012

The Hour

Ormai ci ho preso gusto a parlare di serie BBC per innumerevoli motivi:

  •  sono talmente belle che ci penso e ripenso per giorni;
  •  sento il DOVERE di fare opera di proselitismo;
  •  l'ispirazione per scrivere di altro è svanita, vi dico solo che avevo iniziato un post da una settimana e l'ho brutalmente cancellato (e se perdo l'ispirazione anche per scrivere cagate, capite, devo proprio essere messa male).                



Dicevamo, THE HOUR.
L'anno scorso mi era sfuggito.
Quest'anno, consigliata da varie twittere (sempre siano lodate) l'ho recuperato in meno di una settimana. 
Ecco, il problema di quando recuperi una qualunque serie tv è che ti spari almeno un episodio a giorno. Quando ti rendi conto di essertelo sciroppato in troppo poco tempo e che adesso dovrai aspettare per vedere le ultime puntate, inizia il dramma. 

E quindi bisogna aspettare una settimana, e poi che fai, te lo guardi coi sub in inglese? 
Cerchi di resistere l'uscita dei sub in italiano per godertelo fino in fondo e capire tutto. 
I sottotitoli tardano ad uscire, la pazienza non è il mio forte e si va di sub eng.

The Hour è ambientato nell'Inghilterra degli anni '50, nel mondo del giornalismo. 
3 protagonisti, 3 mostri sacri: 

Ben Whishaw, Romola Garai e Dominic West. 

Il loro è un giornalismo d'inchiesta e molto spesso sembrano più investigatori. 
La storia coinvolge sin da subito, sia nella prima serie che nella seconda, la recitazione è quella dei grandi livelli e la fotografia sublime. 

Forse il mio giudizio può essere di parte data la mia adorazione per Romola Garai, ma è un prodotto che merita, TANTO. 


E poi c'è Anna Chancellor, che per me rimarrà sempre Miss Caroline Bingley. 

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